venerdì 12 luglio 2024

SERATA TRA AMICI...


Nel nostro appartamento nel salone c'è un piccolo ripostiglio che usiamo come guardaroba. Da un paio di mesi abbiamo fatto sostituire la porta con un' anta scorevole, avente uno specchio unilaterale che impedisce di vedere cosa si trova all'interno.

Non sapevo esattamente perchè avevi voluto quella porta così strana, ma sospettavo che lo avrei scoperto molto presto. Ed infatti alcune sere fà lui mi ha spogliata... lasciandomi solo le autoreggenti le culotte e quei magnifici trampoli che mi aveva appena regalato... mi ha fatto entrare dentro il ripostiglio ed ha legato  le mie mani alla barra portabiti. All'improvviso spuntò anche quel terribile ovetto telecomandato che ovviamente fece immediatamente scivolare dentro di me. Ero di nuovo totalmente sua!

Sapevo di essere nei guai... ancora una volta!!! Sapevo che non sarei uscita da lì tanto presto... Ho provato a protestare sapendo che potesse essere controproducente. Infatti poco, non contento, decise che i miei capezzoli già eretti dovevao essere tormentati da un paio di pinzette. Era davvero troppo

 

Credevo che volesse tenermi "in caldo" per qualche suo giochetto!! Così ho iniziato a fantasticare sul dopo, lasciando che il mio corpo si facesse travolgere lentamente, mentre lui seduto in poltrona si godeva lo spettacolo. Dopo pochi minuti l'orgasmo arrivò inesorabile talmento e intenso da riempire la stanza. 

Forse aveva previsto anche questo... o forse no. All'improvviso però comparve una ball gag ad "attenuare" il mio piacere. Ero lì completamente in estasi pensando che il gioco volgesse alla fine... ma evidentemente tu avevi qualcos altro in mente. Un ultimo bacio appasionato prima di chiudere la porta per lasciarmi lì... sola al buoio in quello spazio angusto a godermi quelle sensazioni.


Dopo una mezz'oretta suonò  il campanello della porta... vidi la luce accendersi... ed un attimo dopo i miei occhi rimisero a fuoco il nostro salone. Lui aprì la porta... erano amici che aveva invitato a casa a mia insaputa. Salutaronono e chieesero di me e lui ebbe il coraggio di rispondere:

ELENA HA AVUTO UN IMPEGNO IMPROVVISO... SI SCUSA E VI SALUTA... FATE COME SE LEI FOSSE QUI CON NOI ... FATE FINTA CHE VI GUARDI DA DIETRO QUELLO SPECCHIO!!!

Panico... paura di essere scoperta in una situazione imbarazzante... e lo specchio come unico baluardo a difendere il mio incoffessabile segreto. La tensione dell'immobilità per evitare che un piccolo rumore mi tradisca...

La serata trascorse tra risate... battute... qualche discorso un pò più frivolo... ed i brividi di piacere che sconvolgono la mia mente ed  il mio corpo! Sarebbe stato già troppo ma lui... non ancora contento... si divertiva a giocare col telecomando aumentare l'intensità della vibrazione ogni volta che qualcuno si avvicinava allo specchio. In me, costretta all' immobilità, quella tortura esigeva il suo tributo.

Il massimo è avvenuto quando la mia collega di lavoro, classica bacchettona, si è ritoccata il trucco davanti allo specchio! Essendo molto curiosa credo fosse molta attratta da quella stana porta. Era solo a pochi centimetri... un solo piccolo gemito e mi avrebbe sicuramente scoperto. La sua vicinanza mi eccitava e mi spaventava al tempo stesso... già mi sembrava di sentire le chiacchere e le risatine in ufficio. Forse aveva udito qualcosa ed  all'improvviso esclamo: 

ALLORA COSA NASCONDETE TU ED ELENA DIETRO QUELLO SPECCHIO? NON L'AVRAI MICA NASCOSTA LI'. 

Allungò la mano per provare ad aprire il pannello... solo pochi secondi e tutti mi avrebbero visto in quello stato, ma poi lui prontamente rispose.
 
LASCIA STARE LO SPECCHIO CARLA HO PREPARATO UN COCKTAIL CHE DEVI ASSOLUTAMENTE PROVARE 


Savata in estremis, ma questo mix di emozioni aveva sconvolto la mia mente spingendomi in un orgasmo incotrollabile. 
 
Tre-quattro ore dopo andarono via... e noi  rimanemmo di nuovo soli. Lui riaprì la porta e mi tolse la ball gag con un sorriso complice... io esausta ma felice!

SEI  PAZZO?....AVREBBERO POTUTO SCOPRIRCI!

Non disse una parola... mi baciò... mi liberò e dolcemente mi portò in braccio sul letto. Non potevo crederci... appena pochi secondi e le corde stringevo di nuovo i miei polsi e le mie caviglie ai quattro angoli del letto... ero di nuovo immobilizzata... di nuovo sua... ancora una volta alla sua mercè... ma è così che lui mi vuole ed è così che voglio che sia!!


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