Escludendo le versioni più
raffinate da "passeggio", l’oggetto utilizzato come collare dovrebbe avere una
caratteristica comune: essere leggermente scomodo affinchè lei non possa
dimenticare di indossarlo e chi glielo ha imposto.
Se quel collare fosse un collier tempestato di diamanti ma non provenisse da lui, non avrebbe per lei lo stesso valore ne' certamente lo porterebbe con lo stesso orgoglio perché quel simbolo ha, nella nella sua mente, la stessa importanza di una fede nuziale
Quando accarezza il collare che le cinge il collo lei accarezza nello stesso tempo il suo Master e la propria Libertà. Questo significato è tanto radicato nel mondo bdsm che anche su internet chi assume il ruolo di sottomesso modifica il nickname aggiungendogli, con l’uso di due parentesi, un collare virtuale con le iniziali del proprio Padrone
Quel collare è la manifestazione tangibile del suo essersi consapevolmente donata a chi giorno dopo giorno l'ha plasmata con sensibilità, dolcezza e severità fino a farle toccare limiti che lei stessa mai avrebbe neppure immaginato. Quel "banale" pezzettino di cuoio rappresenta per lei il traguardo di un percorso che l'ha vista cambiare radicalmente, che l'ha rinforzata nel carattere, che le ha dato consapevolezza a tutti i livelli, che l'ha trasformata.
Probabilmente spesso anche lei ha pensato che non ce l'avrebbe fatta e forse a volte, che questo non sarebbe mai accaduto. Ma non cedendo ha dimostrato qualità fuori dal
comune e la solidità del loro rapporto. Questo il suo Master lo sà ed è per questo che decide di donarle questo simbolo
Questo traguardo è motivo di orgoglio e fierezza per una slave, perché, alla fine, è la consapevolezza di poter gridare a se stessa e al mondo ciò che ha sempre anelato: APPARTENENZA e LIBERTÀ.